Gabrio il Grigio

Quando mi capita di tornare in un paesello dove ho trascorso una parte della mia infanzia, mi soffermo a osservare le strade dove giocavo, i piazzali e i giardini dove passavo le mie giornate con gli amici. Ricordo colori e facce. Tornano in mente sensazioni care.
Mi chiedo dove sono quegli amici, cosa fanno adesso, se li riconoscerei, se loro riconoscerebbero me e se abitano ancora nelle stesse case di allora.
Poi vedo uscire dai portoni di quelle case ragazzi e ragazze e mi soffermo per capire se sono loro. Talvolta sembra di scorgere una somiglianza o una corrispondenza ai volti di quei passati conoscenti e sono tentato di farmi vedere, magari mettendomi davanti per capire se qualcuno riconoscerebbe me ma poi ci rifletto e torno all'Ora: non dovrei cercare i ragazzini ma i loro genitori eventualmente.
Anche questo vuol dire avanzare negli anni.