Finalmente libero

 

Sono stato decenni in prigione, dentro me stesso, confinato nel desiderio di sogni, di illusioni, di speranze, di attese, di auspici, di benevoli auguri, di aspettative, di previsioni, di promesse, di miraggi di affetto e di amicizia. Senza sosta ho incontrato i miei demoni, li ho repressi, combattuti, piegati e fiaccati per poi vederli risorgere furiosi come titani incandescenti. Stavano sempre all’interno di me qualsiasi cosa facessi, qualsiasi cosa dicessi e pensassi pronti a torcermi una spada arroventata nel cuore ad ogni mia piccola debolezza.. E sono state inutili le fughe a perdifiato da me stesso, mi ritrovavo ogni volta in loro compagnia beffardamente ancora dentro di me.
Ma poi è accaduto che in alcuni momenti orsono all’improvviso con calma abbia rincontrato i miei amati demoni. Li ho riconosciuti. È stato strano guardarli negl’occhi, avvicinarsi e toccarli. Tanto tempo accanto a qualcuno per poi imbattervicisi faccia a faccia per rendersi conto di non conoscerlo davvero. Li ho ascoltati mentire, li ho assecondati senza rabbia facendo finta di pazientare e finalmente ho fatto la loro vera conoscenza. Ho compreso la loro non esistenza. Vedevo fantasmi. Questa percezione cristallina è stata come una colossale sorda latente bomba nucleare che esplodendo ha annientato tutto in un’orrenda implosione, soffocandoci reciprocamente. Mille scintille esaurite.
E alla fine mi sono accorto che se ne sono andati tutti da me! Cuore compreso.
Si sono scomposti sgretolandosi come giganti d’argilla. Ho vissuto per troppo tempo dentro dolorose tempeste in balia di agitazioni, confuso e frastornato ma poi il vento si è calmato tutto ad un tratto!
Ora c’è una piacevole brezza di solitudine assoluta, di morbido abbandono e di levigato distacco. Stavano tutti dentro di me come ospiti indesiderati, ognuno ad usurpare il fragile cuore di un bimbo imbranato. E poi via. Addio.
Adesso sono libero. Non rientrerò più dentro di me. Non vale la pena stare li. Onestamente credevo di trovare sconforto, disperazione, scoramento o sfiducia o addirittura delusione e invece è buffo: niente costernazione, nessuna angoscia.. Solo quiete.
Sono stato tanti anni in prigione dentro di me e ora finalmente sono uscito. E come se non bastasse nessuno potrà mai capirlo.
Sono uscito!
Adesso sono libero!
Finalmente ora sono… fuori di me!!!