E insomma..

 

.. entro in doccia senza preoccuparmi della temperatura dell’acqua, mille piccole gocce trasparenti scivolano via e penso “via facciamo il punto”. L’ennesimo credibile: a 20, 25, 30, 35, 40, 47. Ogni cinque anni circa ci sta. È effettivamente credibile.

Mi insapono in modo neutro ascelle.. faccia.. cazzo.. faccia di cazzo.. sedere. La sequenza è giusta (mai invertire).

Calci presi? Tanti. Calci dati? Troppo pochi. Ueee arriva il narcisista patologico, povero piccolo ego sono decenni che mi perseguiti. Ma ho imparato a diffidare contrariamente come fanno sempre immancabilmente tutti. Miserabili. Sorridete pure. Tanto siete morti. Siamo morti. Tutti.

Sono arrabbiato? No affatto. Ho le mie colpe forse mi merito qualche buco col trapano a percussore nel cuore. Mamma, Babbo mi vedete? Siete orgogliosi? State ridendo lo sento, un giorno rideremo di tutto questo gioco. Nel frattempo non piango perché resisto è un gioco da ragazzi ancora.

Rido perché mi pare di averlo preso nel culo chissà poi perché si dice “ha l’ho preso nel culo” mica è detto che sia una cosa negativa. Sembra che la stimolazione prostatica nell’uomo sia magica ma io non credo alla magia.

L’acqua intanto scorre monotona. Una pioggia regolare, artefatta. Centinaia di piccole sfere cadono e lavano via il sapone. Mi piace l’odore del sapone neutro ha senso senza aromi. L’odore del pulito è appannaggio di poche persone. Si è appannato tutto ora.

Vapore.

Mentre penso se l’ho preso nel culo sento un tonfo sordo, attutito. Che è?
Guardo in basso e vedo la saponetta. Ah ok mi chino e la raccolg…
NO ASPETTA!! Anni di docce sportive mi hanno insegnato a non raccogliere MAI una saponetta in doccia.
Ma sono solo, chi vuoi che me lo metta nel culo?
Con stupore e horrore osservo la saponetta.
Sta li e mi guarda innocua.
Io guardo lei. Lei guarda me.
Per un po’ ci guardiamo.
L’acqua scende copiosa.
E sto in silenzio, cerco di capire il senso simbolico.
Sto facendo il punto.
L’ennesimo.
“Chinati e prendila dai.”
No a 46 anni qualcosa la vita me l’ha insegnato. Non voglio prenderlo in culo ancora.
“Ma sarei io a mettermelo nel culo he he”
“Esatto. Vedi che le cose le capisci anche tu….DOPO 46 ANNI”
È meglio non fidarsi?

Centinaia di piccole lacrime cadono.
Ma si ridiamo.

Ridiamo.

 

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