Caro Jim Morrison,
lo so che non sei morto, freghi gli altri mica me! È lampante che la tua tomba a Père Lachaise è una bieca messainscena della Cia, so invece che adesso hai 63 anni e che vivi in uno sperduto paesino del Montana.. insomma te la godi.
Tu preferisci farti la spesa da solo, far la coda per la pensione e magari andare ad uno Wash&Dry per lavarti le lise mutande ascellari che cambi ogni 3 giorni. Sei voluto fuggire quel 3 luglio del 1971 perché lo star system ti aveva fagocitato, ti eri rotto le palle diciamocela tutta: limousine di 10 metri, denaro a fiumi, droghe a profusione, party stellari, groupie che ti succhiavano il cazzo ad ogni schiocco di dita, fama planetaria, viaggi per tutto il mondo.. Ah come ti capisco Jim! Era dura.
Ma tu, furbo come una volpe hai detto "Ora basta!" ed hai pensato bene di levarti di torno, fingi una morte e zac il gioco è fatto (nel tuo caso fatto parecchio). Ora si che ti puoi godere quella meritata tranquillità peculiare di ogni vecchiaia: reumatismi, prepotenze, solitudine, quei preziosi "Hey vecchio stronzo spostati non capisci una sega". Ma se un giorno ti senti male e ti portano in un ospedale americano dei poveri mi raccomando bocca chiusa ok? Perché li se urli "..SONO JIM MORRISON..SONO JIM MORRISOOOON !!" finisci in un manicomio e in quesi posti non scherzano cara vecchia volpe. In quei posti ti fanno passare la voglia di megalomania a forza di calci, bastonate e sputi (altro che gli sputi sul palco), chiedilo a Elvis a Hendrix e a Napoleone.
Li è merda davvero.
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