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..perché giustamente a progettare una tramvia non c'è un ingegniere, ce ne sono 50! Alcuni si occupano delle fermate. Mi sembra di sentirne i pensieri «Se piove tu fai una tettoia concava? NO la concepirò convessa, così le goccie scivolano proprio sotto, nel centro esatto della fermata. È il collegamento tra cielo e terra, l'evidente rottura dello stato empatico tra protezione e natura, tra acqua e carne. L'illusione strutturale tra l'esterno e l'interno, sacro e profano, pieno e vuoto. Poi alcune fermate avranno le tettoie (che non riparano) altre no che cazzo. Il risparmio è evidente e l'impatto ambientale quasi a zero. Cioè c'è ed è gravissimo ma mica si fabbricano qui i materiali. Poi dunque se nevica queste fermate sono utili come un pollice sulla nuca, e comunque l'essere umano si deve temprare pensiamo ai Maori della Nuova Zelanda. Se c'è vento? Ok facciamole belle aperte così gli anziani si ricorderanno dei bei vecchi tempi andati quando i tedeschi e gli americani bombardavano e sventravano case. Perfetto. Ho tutto chiaro in testa. Lo progetterò, lo proporrò e lo approveranno tanto ci saranno laureati come me nelle commissioni. Ma lo farò lentamente come tutta la tramvia del resto altrimenti che faccio quando è finita la commessa del Comunue di Firenze? Insomma mi sono laureato, sono intelligente e ho diritto a un lavoro. Mio babbo sarò orgoglioso. E pure il mio professore universitario. Del Cepu.» |