Ho trovato alcuni tronchi di olivio del 1985.
Sono alberi morti durante la nevicata di gennaio.
Firenze era completamente ghiacciata tanto che qualcuno camminava sull’Arno.
Erano in un deposito a marcire. Da soli. Buttati in un angolo come tronchi vecchi.
Questi ciocchi sono densi, gialli e profumati.
Hanno anelli di accrescimento sottili e alternati.
Sono lisci e duri.
Ne ho gettato uno nel caminetto e l’ho visto bruciare.
Ci ha messo un po’ a prendere fuoco ma è stato orribile.
Con quale diritto bruciamo cose che hanno impiegato anni a crescere e formarsi
per poi farli consumare in poche ore?
Ma soprattutto perché scrivo queste cose a me stesso?