..la mia ossessione, il mio dubbio, l’unico imperativo che fa muovere il mio intelletto e il mio cuore, che fa brillare il faro nella tempesta, che scioglie la durezza della vita, che ci eleva dallo stato animale, lo sguardo di un’aquila su un prato, il frinire di una cicala e il chiarore dell’alba. Da cosa scaturisce? Dove è diretta? Come si muove? Tutta la magia è dentro un avverbio che resta tale finché non diviene congiunzione e muore. Il nord di tutta la vita, la stella polare di un’esistenza, la pietra angolare di tutte le scoperte, l’unico sostegno fondamentale di ogni pensiero. Forse è il sostantivo di Dio.