Sci_enza

 

 

~ Esperimento del 11 febbraio 2009 ore 22:20 ~

 
 
[ IPOTESI ]
 
L’amore per la scienza mi ha portato ad eseguire un esperimento termofisico sulla percezione della temperatura dell’acqua che un corpo esausto ha dopo un fangoso allenamento serale.
 
[ TEOREMA ]
 
– dati due diffusori disponibili
– dati i relativi rubinetti regolabili
– data la disponibilità di acqua ghiaccia marmata in caduta verticale
– data la disponibilità di acqua calda gradazione "morso di vipera"
 
 
[ COROLLARIO ]
 
Regolando la doccia N°1 sul lato rosso e alzando la gamba sinistra verso la doccia N°2 precedentemente aperta sul lato blu si nota: il calore vaporeo della doccia N°1 si diffonde secondo la legge di gravitazioneuniversale (cioè dall’alto verso il basso per il noto principio terrestre detto forza di gravità) facendo pervadere in ordine testa, tronco, braccio destro, braccio sinistro e gamba destra mentre il freddo glaciale della doccia N°2 anestetizza l’arto sinistro con le stesse condizioni fisico-acquee. Ho osservato in questo lasso temporale che la bipolarità sensoriale non viene percepita "fusa" ovvero non si ha un controbilanciamento di due forse opposte che si annullano generando uno stato neutro bensì si avvertono due distinte sensazioni: la prima di caldo mortale e la seconda di freddo cane. Ho quindi dimostrato che facendo due doccie diverse ad opposte temperature nello stesso spogliatoio contemporaneamente non dona una sensazione tiepida ma altresì fa solo sentire un caldo boia e un freddo tremendo. 
 
 
CONCLUSIONI
Premesso che non voglio ringraziamenti di alcun genere, spero a chiunque passi di qui che quest’esperimento peraltro facilmente riproducibile serva a gettare luce su alcune erronee credenze popolari come "se faccio una doccia calda e una doccia fredda contemporaneamente sento tiepido". È una delle tante bugie che ci circondano. Grazie.
 
 
 
 

 

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11 commenti

  1. Un pò come il principio del gelato caldo freddo che fanno a San Vito !!!
    Prima ti ustioni la lingua con il calore della cioccolata fusa, dopo la raffreddi con il gelato a temperatura eschimese.
    Nulla di nuovo, insomma..

  2. “Nel XIV secolo nelle popolazioni dell’Europa settentrionale si diffuse a livello epidemico anche un’altra malattia chiamata volgarmente: ballo di S. Vito.
    I sintomi di questa malattia sono: convulsioni, improvvise contrazioni muscolari e movimenti involontari particolarmente violenti.
    I malati parevano quindi pazzi scatenati, sbavavano dalle fauci e digrignavano i denti, spesso tali crisi duravano parecchie ore ed alla fine i malati crollavano totalmente sfiniti.”
    Tu di questo stavi parlando, nevvè !??

    Beh, effettivamente è una fio_cina di menti geniali qua dentro.

  3. è un pò come mescolare squisito miele con orribile merda. non si ottiene una passabile gelatina spalmabile su pane fragrante. O forse si?

  4. visto che eri in vena di esperimenti , potevi approfittare per provare l’esperienza della saponetta… dicono che nel raccoglierla da terra si possono avere delle belle sorprese… magari lo sbalzo termico passava in secondo piano

  5. Il getto d’acqua del mio bidet, che risale al cretaceo, non passa dal rubinetto, ma da sei fori equidistanti, dai quali l’acqua esce a due distinte temperature: -6 e 42 gradi. Non c’è cristi: non si miscela. I tre buchi di sinistra sono marmati, coi tre buchi di destra ci metti a bollire le uova. I risultati del tuo esperimento sono conclusivi, io aggiungevo un corollario di vita amaramente vissuta…

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