DiSegno del Male

Dentro di me i pensieri e le idee hanno da sempre fatto risse, party, gare di rutti, gang bang. Quindi ho dovuto porre rimedio cioè fin da piccolo ho sempre disegnato per sfogarmi, per far uscire "cose" dalla mia testa. Succedeva esattamente come adesso, appena si materializzavano sulla carta smettevano di rompere i coglioni. Non ho idea di quand’è iniziata quest’agonia però ricordo che disegnavo di tutto: cavalli, farfalle, robot, soli, casine con l’alberello, fiori che sorridono, eliche, fottuti arcobaleni.. ogni entità all’esterno di me la ritraevo. Poi iniziai a disegnare i pensieri che erano più fastidiosi, ti seguivano ovunque. Come tafani. Decodificavo i sogni e le pulsioni perché non ero vincolato dai canoni (bau) della realtà dove ogni cosa è permeata da regole precise, nella testa tutto assumeva (e licenziava) forme libere.
Oggi quando guardo chi disegna in modo incerto traballando e generando sgorbi mi chiedo come mai sia così difficile non fare come faccio io eppure mi sembra semplice, basta prendere la penna e tracciare i contorni di quello che sta già sul foglio, si delinea con cura il perimetro et voilà. Come il ricalco di una pagina su un’altra pagina attaccate al vetro di una finestra. È già li.
Trovo molto irritante che continuamente tanti anelino a saper disegnare, mi sembra una cosa molto molto stupida. Io non ho queste sciocche invidie da vermi, semmai ho leciti rimpianti.
Vorrei taaaaanto saper suonare.
MuahhhahhhhHAHAHAHaahahhah.
 
 
«Mi piacerebbe molto riuscire a disegnare i miei pensieri»
«Anche a me»
«Ma Gabrio…. tu lo sai già fare!»
«Ah già.»

 

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